CHI SIAMO
Un nuovo stile filosofico, che riteniamo necessario per sperimentare un nuovo modo di concepire la trasmissione del sapere sui fronti più avanzati della ricerca filosofica.
Un nuovo approccio alla filosofia in virtù del quale ci si possa rivolgere a chiunque ritenga per sé indispensabile, o quanto meno utile, un serio e rigoroso esercizio speculativo – concepito come chiave imprescindibile per un reale rinnovamento del proprio fare in qualsiasi ambito esso venga poi effettivamente esercitato.
Un nuovo senso della pratica filosofica che ci consenta di mettere in questione le classificazioni e le griglie disciplinari in uso nell’Università, nella convinzione che la riduzione della filosofia a storia della cultura e all’analisi del linguaggio non corrisponda all’esigenza di radicalità speculativa che, invece, il nostro tempo esige più che mai. Una proposta culturale, dunque, che si costituisce fuori dagli steccati accademici, ma con il passo delle istituzioni e l’ambizione di affermarsi come un punto di riferimento autorevole e prestigioso nell’ambito della cultura filosofica contemporanea.
È a partire da questi presupposti che un gruppo di filosofi, legati da un comune progetto di ridefinizione della concettualità filosofica, ha deciso di avviare una nuova esperienza di ricerca in forma autonoma e libera. Tenendo fede ad un solo principio: quello della ricerca svolta in prima persona.
Il gruppo promotore di questo progetto è convinto che sia possibile incidere veramente nella realtà sociale e politica solo grazie ad un approccio squisitamente speculativo alle grandi questioni del nostro tempo. Queste, infatti, si rivelano essere tutte, in ultima analisi, delle questioni “filosofiche”, anche quando si presentano in veste economica, politica, religiosa o estetica. La “crisi”, che è il momento della decisione, è sempre una “crisi” filosofica.
Iniziative convegnistiche, seminariali ed editoriali saranno dunque promosse chiedendo ai docenti invitati di non conformarsi a quanto richiesto dalle discipline secondo la loro configurazione epistemologica tradizionale, ma di definire volta per volta, autonomamente, il campo teorico e problematico nel quale situare la loro ricerca. A differenza delle altre scienze, la filosofia non esiste infatti al modo di un sapere già costituito e in via di evoluzione, ma è sempre allo stato nascente, sempre in questione quanto alla sua stessa possibilità.
Praticarla significa allora esporsi al rischio che ogni nascita comporta.
Direzione Scientifica:
Massimo Adinolfi, Carla Canullo, Massimo Donà, Roberta Lanfredini, Carmelo Meazza, Marco Moschini, Gaetano Rametta.
Coordinamento:
Giuseppe Pintus
Gruppo di lavoro:
Martino Abruzzese, Martino Bozza, Antonio Branca, Federico Brutti, Samuele Cantori, Michele Capasso, Raffaelle Capodanno, Elena Costa, Leandro Cossu, Federico Croci, Alberto De Vita, Simon Francesco Di Rupo, Alberto Di Somma, Ernesto Forcellino, Gianluca Gemmani, Giulio Goria, Giuseppe Gris, Mattia Loretti, Alessandra Mazzarella, Paolo Polizi, Francesco Porchia, Michele Riciotti, Dario Tordoni.